Carlo Cottarelli e la Privacy

  •  Carlo Cottarelli, in un recente Tweet, dice che la legge sulla privacy va cambiata e subito. Non è più una tutela ma un ostacolo a tutto. del
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Carlo Cottarelli, economista e figura di spicco del Fondo Monetario Internazionale, con incarichi nel governo italiano, in un Tweet del 12 giugno dice: "Il Garante della privacy ha rinviato l’utilizzo dell’app IO per il rilascio del green pass, bloccando il più importante canale che il governo intendeva usare per il rilascio dei pass. Le legge sulla privacy va cambiata e subito. Non è più una tutela ma un ostacolo a tutto."

Tweet Cottarelli PrivacySignificative e dirompenti le sue parole: "La legge sulla privacy va cambiata e subito. Non è più una tutela ma un ostacolo a tutto.

Ma guarda. Pare che Carlo Cottarelli soltanto ora scopra l'acqua calda. Da quando è uscito il regolamento europeo sulla privacy, chiamato GDPR, io da questo sito, lo contesto e dico che così com'è il GDPR non mi piace, ritenendolo un provvedimento poco chiaro, arzigogolato, oneroso, punitivo, un freno alla libera iniziativa privata e non solo a quella. Meno male che qualcuno, anche tra le istituzioni, arriva a capirlo, anche se a modo suo. Il Tweet di Cottarelli ha dato vita ad una serie di polemiche e commenti in Rete e sui Social, anche condivisibili, che non sto qui a riprendere.

Tuttavia la privacy, come la sicurezza, la libertà di espressione, il bene comune, ecc., va garantita e una legge in merito che tuteli quei diritti ci vuole. Ma una cosa è un legge che tutela un diritto, un'altra cosa è una legge che, con la scusa di tutelare un tuo diritto, lo stravolge montando un impianto burocratico/sanzionatorio, oneroso, assurdo e disincentivante. Certamente il GDPR va visto dalle aziende non come un ostacolo, ma come una opportunità per crescere e diventare "etici, buoni e positivi".

Peccato che in una economia di mercato, dove la competitività, per una azienda, è la regola per restare sul mercato, essere "buoni, etici e positivi" porti le aziende più virtuose, il più delle volte, al fallimento e alla chiusura.

Se vuoi limitare gli abusi e i danni commessi nell'ambito della privacy, secondo me, devi andare alla radice del problema, non girargli intorno con provvedimenti, a mio avviso, ipocriti, assurdi, ridicoli e inutili come il GDPR e tanti altri. La radice del problema, di tutti i problemi, secondo me, è la legittimazione della Proprietà Privata, un concetto che richiama la Privacy.

Quando legittimi, con l'uso della Legge o con il ricorso alla volontà di Dio, un abuso, come il diritto alla Proprietà Privata, cioè il diritto di espropriare la comunità di un bene comune, per assegnarlo in uso esclusivo ad un soggetto privato o giuridico, a quel punto tutti gli abusi possono diventare legittimi  con il beneplacito della Legge o di Dio.

Quando legittimi, con l'uso della legge, un abuso come il diritto all'uso esclusivo di una scoperta scientifica tra le tante, come l'acqua calda in cima al pozzo, a quel punto, anche la guerra per l'uso esclusivo della scoperta dell'acqua fredda in fondo al pozzo può diventare legittima, con buona pace del Garante della Privacy.