Toh, proprio oggi leggo l'ennesimo articolo de La Stampa su Internet: "Troppo Internet e si ridiventa cavernicoli. Sos dagli Usa: con l'alluvione di dati la concentrazione svanisce", di Paola Mariano, un articolo "patacca", secondo me.
La giornalista intervista Nicholas Carr, scrittore americano, studioso di tecnologie ed economia. Secondo lo scrittore, Internet sta facendo regredire il nostro cervello a uno stadio primitivo, per poi aggiungere che "Internet sta amplificando le distrazioni con cui tutti noi ci dobbiamo confrontare ogni giorno, fino a un livello mai visto". E già, c'è da fare pubblicità al libro dello scrittore e bisogna pur inventarsi qualcosa di nuovo ed eclatante pur di vendere.
A me viene da sorridere a leggere questi articoli-interviste. Comprendo che uno scrittore abbia bisogno di concentrazione. Tuttavia non condivido la tesi dello scrittore. Penso il contrario: Internet aiuta a riflettere e a concentrarsi, cioè aiuta a ragionare e a pensare, aiuta a risolvere molti problemi.
Ciò che invece distrae e aiuta a far regredire il nostro cervello ad un stadio primitivo, secondo me, è la televisione. Ma guarda un po'. La TV, quella sì che distrae e ci fa ritornare cavernicoli. Ma c'è anche un altro elemento che ci distrae moltissimo senza che ce ne accorgiamo, altrettanto subdolo quanto la Televisione: è la burocrazia dello Stato. Sì, la burocrazia distrae moltissimo e porta il cervello a regredire fino ad un livello degno di una scimmia-automa.
Già, peccato che lo scrittore non se ne accorga, forse troppo distratto da Internet o forse troppo distratto dal calo delle vendite dei suoi libri. Alcune settimane fa mi è arrivata la notifica di un accertamento di rendita catastale dall'Agenzia del Territorio di Torino. Stavo meditando ed ero concentratissimo sul mio lavoro di programmatore e l'arrivo di questa notifica burocratica mi ha distratto moltissimo, tanto è vero che non sono più riuscito a riprendere a lavorare regolarmente, perché ho dovuto interessarmi della notifica per capire di cosa si trattava e purtroppo non sono ancora riuscito a venirne a capo.
Ho perso quasi mezza giornata in telefonate all'Agenzia del Territorio di Torino che mi rimandava da un interno all'altro per poi finire in un loop telefonico senza uscita e senza essere riuscito a parlare con il responsabile della notifica burocratica. Il mio cervello è andato in tilt ed è regredito ad uno stato primitivo e cavernicolo da far spavento, non per colpa di internet, ma par colpa della burocrazia. Alla fine della regressione ho emesso l'urlo di Tarzan, un urlo liberatorio.
Ero concentrato sul mio lavoro e questa notifica burocratica mi ha distratto e continua a distrarmi, altroché Internet.
Poco tempo prima l'arrivo di quella notifica, mi trovavo concentrato sul mio lavoro e sono stato distratto da un'altra notifica burocratica, questa volta di accertamento Tarsu, proveniente dal Comune di Venaria Reale. Infatti ho dovuto distrarmi dal lavoro per prendere in considerazione anche quella. I giornalisti non le vedono queste cose, ma vedono il libro "patacca" dello scrittore. Questa volta però, Internet, invece di distrarmi come sostiene lo scrittore, mi ha aiutato a risolvere il problema, perché nella notifica Tarsu era segnalato un sito Web al quale collegarsi nel caso si decidesse di fare una istanza alla notifica.
Siccome la notifica di accertamento Tarsu ricevuta era assurda e riguardava un immobile fantasma, ho fatto l'istanza tramite Internet, collegandomi a quel sito Web, mi sono collegato ad Internet, ma guarda un po'. Ho così potuto inviare i dati corretti e ho risolto il problema. Infatti mi è poi arrivata la notifica dell'annullamento dell'accertamento Tarsu, con tanto di scuse.
Tuttavia la notifica burocratica della Tarsu mi ha distratto dal mio lavoro. Questo è un fatto assodato. Non è stata Internet a distrarmi, ma la burocrazia, Internet mi ha aiutato.
Te ne potrei raccontare un fottio di distrazioni che subisco sul mio lavoro per via della burocrazia assurda e inutile, altroché Internet. Basta pensare alla trasmissione dei dati catastali che le utenze Enel, Gas, ecc. chiedono tutte le volte che si avvia una pratica di voltura servizio.
Pensaci ... Pensaci .... Non ti distrarre, pensa alla burocrazia con cui hai a che fare tutti i giorni.
Ma dove vive quello scrittore? In America. Un altro mondo. Forse là quelle distrazioni burocratiche non esistono, quindi è facile che lo scrittore sia preda di altre distrazioni che qui in Italia evidentemente non abbiamo il piacere di provare.
alberto
troppa televisione fa male al cervello.