Scuola e riforma Gelmini. I commenti

  •  Alcuni video commenti alla Riforma Gelmini della Scuola provenienti da più punti di vista. PERCHE' MANIFESTIAMO CONTRO LA RIFORMA GELMINI - Riforma della scuola: parla il ministro Gelmini - La riforma Gelmini vista dai genitori - Lettera Aperta di un dirigente scolastico al Ministro Gelmini. del
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Alcuni commenti alla Riforma Gelmini della Scuola provenienti da più punti di vista. PERCHE' MANIFESTIAMO CONTRO LA RIFORMA GELMINI - Riforma della scuola: parla il ministro Gelmini - La riforma Gelmini vista dai genitori - Lettera Aperta di un dirigente scolastico al Ministro Gelmini.

PERCHE' MANIFESTIAMO CONTRO LA RIFORMA GELMINI

Andrea Canevaro, pedagogista, integrazione disabili.
Intervista ad Andrea Canevaro
Dario Ianes, didattica e integrazione scolastica.

IcaroTv. Riforma della scuola: parla il ministro Gelmini

Scuola: la riforma Gelmini vista dai genitori - 1

Scuola: la riforma Gelmini vista dai genitori - 2

Lettera Aperta al Ministro Gelmini


Il mio punto di vista:

Il Governo deve tagliare gli stipendi dei parlamentari, dei ministri e di tutti i dipendenti del parlamento e delle amministrazioni pubbliche regionali e comunali. Il Governo deve tagliare gli enti inutili come le Province e accorpare più comuni piccoli confinanti in un unico Comune più grande, riducendo assessori e consiglieri. Il Governo deve rendere pubblici, consultabili su Internet i bilanci di tutte le istituzioni statali dettagliando ogni singola voce di spesa e di entrata, in modo da dare la possibilità ai cittadini di vedere dove vanno a finire i soldi che pagano in tasse. Il Governo deve sburocratizzare l'amministrazione pubblica e semplificarla.

I partiti e la politica imparino a fare propaganda e a confrontarsi con i cittadini su Internet, attraverso siti Web, forum e blog.

La Sanità come anche la Scuola Pubblica Statale vanno valorizzate e finanziate come prima risorsa fondamentale di uno Stato moderno e civile. La scuola privata va detassata e finanziata dal privato che la frequenta. L'editoria privata non va finanziata dallo Stato, ma dal privato interessato a leggerla o a sostenerla.