Internet e caro petrolio

  •  Internet come occasione per diminuire i consumi energetici legati al pretolio e al suo prezzo sviluppando telelavoro, e-commerce, shopping online. del
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Lo vedi che il petrolio, la benzina e il gasolio aumentano? Le compagnie petrolifere, quasi tutte americane, ti svuotano le tasche. E noi che facciamo?
Subiamo, muti e rassegnati. I mass media tradizionali (TV, radio, editoria, giornali) non fanno altro che criticare Internet fonte di truffe e raggiri.

Invece proprio da Internet potrebbe venire un valido aiuto nel contenere i consumi energetici se venisse sfruttata di più e meglio.

Pensa solamente al telelavoro e all'e-commerce. Quanti soldi risparmiati rimanendo a casa a lavorare o a fare shopping collegandoti con Internet.
L'auto rimane ferma in garage, niente consumo di benzina o gasolio, diminuisce il rischio di incidenti stradali, meno stress, strade più percorribili, mezzi pubblici più vivibili, cieli più puliti.

Questo nuovo modo di vivere e di organizzarsi non entra minimamente nelle teste dei nostri politici-governatori e tanto meno nella testa dei mass media tradizionali come TV e Giornali.

Alla base dei media tradizionali ci stanno i giornalisti. Si tratta di persone che scrivono sui giornali e diffondono le notizie alla radio e in tv dando maggiore o minore evidenza a certi fatti o notizie, a loro totale discrezione e, secondo me, senza tanto spirito critico.

Il loro fine è vendere di più e racimolare maggiore audience in modo da attirare più pubblicità. A loro, a mio avviso, non interessa molto delle sorti del cittadino e dei prezzi del petrolio. A loro importa mantenere i privilegi acquisiti e restare fedeli alle ferree linee editoriali dei loro capi ai quali interessa guadagnare con la pubblicità. Perciò Internet rappresenta una minaccia pericolosa per i loro introiti.
Io la vedo così.

Ecco quindi che non vengono prese iniziative concrete serie da parte dei politici per favorire lo sviluppo del telelavoro, del commercio online e della diffusione delle connessioni digitali a larga banda. Giornali e tv poi, gridano al lupo, al lupo, sbandierando Internet come un covo di truffatori e delinquenti (vedi da ultimo le vicende sulle truffe dei viaggi online lastminute, riportate con titoli cubitali su tutti i principali giornali d'Italia e telegiornali).

Chi non vive Internet in prima persona resta spaventato e turbato da tutto ciò e prima di sottoscrivere un contratto di connessione ci pensa su due o tre volte. Chi ci rimette alla fine è l'Italia nel suo complesso, un' Italia che resta arretrata e ignorante, imbambolata dalla pubblicità dei mediapress, con una opinione pubblica condizionata negativamente e poco entusiasta nei confronti di Internet.