Il mio provider Internet non è ancora in grado di connettermi ad Internet con un indirizzo IPv6 pubblico e statico. Siamo a questo punto. L'Italia degli anni 2021 è a questo punto di arretratezza tecnologica e culturale.
Dopo diversi anni dall'introduzione degli indirizzi IP di tipo v6 che affiancano i tradizionali indirizzi IPv4 in esaurimento, il mio provider di telecomunicazioni non riesce a connettermi ad Internet con un indirizzo IPv6 statico.
Il modem che il mio provider mi ha installato a casa, sebbene sia configurato per ricevere e gestire indirizzi IPv6, non si connette a Internet con un indirizzo IPv6 statico , ma solo con un indirizzo IPv4 dinamico. La cosa è molto triste e disarmante. Ho già scritto in passato post sulla tecnologia degli indirizzi IPv6. Nel frattempo non è cambiato niente. I provider italiani invece di darti una classe di indirizzi IPv6 di tipo /48 o /64, ti danno contenuti digitali passivi consumistici come il Calcio, gli eventi sportivi, le Olimpiadi, i film, le tele-novele, ecc., tutti pacchetti commerciali che non promuovono l'alfabetizzazione digitale e il progresso tecnologico digitale.
Evidentemente la cultura e l'alfabetismo digitale medi italiani sono così talmente arretrati che non c'è una richiesta di avanzamento tecnologico sul mercato nella direzione di connessioni ad Internet con protocolli di comunicazione più moderni ed avanzati. La maggioranza delle persone evidentemente non riesce a comprendere l'importanza di una classe di indirizzi IPv6 statici, non sa cosa farsene. Per cui non c'è richiesta e se non c'è domanda, non c'è offerta. Per non parlare della larghezza di banda delle linee digitali. A casa mia, nel ricco e avanzato Piemonte, Nord Italia, il mio provider di telecomunicazioni, invece di portarmi un moderno cavo in fibra ottica, arriva ancora con un doppino in rame.
Cambiare provider, nel mio caso, serve a poco. Ho provato a sentire altri provider, ma della fibra ottica direttamente a casa non se ne parla, al massimo ti propongono il solito doppino in rame che parte da un cabinet a quasi un chilometro di distanza. Poi, quando chiedi se è possibile configurare indirizzi IPv6 statici, gli operatori nei Call Center vanno in crisi perché sono opzioni non previste nei loro piani di marketing.
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