Devo dire che la classe politica e il potere mediatico sono proprio in gamba.
In un momento dove i cittadini, grazie a Beppe Grillo, stavano per risvegliarsi dal loro torpore in cui i media li hanno cacciati, la pubblicazione online della dichiarazione dei redditi è stata una mossa formidabile per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalla raccolta firme per i tre referendum promossi durante il V2-Day.
E gli italiani ci sono cascati come pere cotte. Ecco lievitare polemiche su polemiche e il reddito di Beppe Grillo diventa il principale argomento di discussione. Povera Italia! I veri problemi sono altri. Mancanza di sicurezza, morti bianche, mancanza di vera libertà informativa, sprechi e corruzione, lavoro precario, ignoranza culturale dilagante.
Invece gli italiani si fanno trascinare dalle polemiche per la pubblicazione online dei loro redditi. Ma chi se ne frega del reddito di Beppe Grillo e di quello del salumiere sotto casa.
Di fronte allo spreco di risorse che le amministrazioni pubbliche compiono sotto i nostri occhi, come il finanziamento del portale italia.it da 34 milioni di euro preventivati, chiuso o interrotto da Francesco Rutelli, mi sembra anche giusto che Beppe Grillo si incazzi vedendo dove vanno a finire le tasse che lui paga. Ogni italiano dovrebbe incazzarsi con la pubblica amministrazione per gli sprechi compiuti, invece di fare polemiche sulla pubblicazione dei suoi redditi online.
Di fronte alla crescita dei prezzi degli alimentari e delle speculazioni operate dalla catena distributiva, stare a polemizzare sulla pubblicazione dei redditi online, secondo me è da fessi. Si discuta invece come affrontare il caro petrolio, come mettere fine al finanziamento statale dell'editoria, come ridurre la burocrazia e rilanciare l'economia italiana ormai asfittica.
Si discuta come rendere più pluralista l'informazione dando a tutti maggiori opportunità di informare senza tanti vincoli e laccioli burocratici come l'obbligo dell'iscrizione all'Ordine dei giornalisti, vero e proprio filtro di Casta.
Bella mossa mediatica quella di Visco, una mossa per distogliere l'attenzione dai tristi problemi dell'Italia e dalle legittime e scomode richieste degli italiani in merito ai tre referendum.
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