Da "La Stampa" del 30/09/2004 pag. 12 uno stralcio dell'articolo sulla legge dell'editoria.
"Quattro i punti qualificanti del disegno di legge. L'introduzione della responsabilità per i siti Internet a carattere editoriale ...
...
La prima riguarda i siti editoriali sul web, che si vanno moltiplicando disordinatamente. Per mettere ordine in questa giungla verranno loro applicate le norme della responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa e l'iscrizione in un apposito registro."
Ci risiamo, le lobby dell'editoria spingono per mettere sotto controllo i siti a carattere editoriale. Una nuova legge sull'editoria si rende necessaria e le lobby dell'editoria premono perché venga approvata al più presto.
"... siti editoriali sul web, che si vanno moltiplicando disordinatamente." Non sono d'accordo sul fatto che i siti editoriali si vanno moltiplicando disordinatamente come afferma il giornalista de "La Stampa". A mio avviso si tratta di un modo di scrivere tendenzioso e non corrispondente alla realtà.
"Giungla"? Altro termine tendenzioso messo lì apposta dal giornalista per condizionare negativamente il lettore nei confronti di Internet e dei siti web a carattere editoriale" e che dimostra tutta l'acredine che i giornalisti "cartacei" hanno nei confronti della Rete e del giornalismo virtuale.
Responsabilità, reato a mezzo stampa, registro, ecco i punti qualificanti di questa legge secondo i giornalisti. Alla fine a rimetterci credo sia soltanto l'utente finale che rischia di trovarsi spiazzato e chi intende avviare una attività editoriale libera su Internet dovrà fare i conti con nuova burocrazia, lobby di potere, registri, iscrizioni, tasse, balzelli, ...
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