Come qualcuno sa, a me piace tenere i miei siti sul mio server casalingo. La cosa se da una parte ha dei grossi vantaggi, dall'altra ha anche dei notevoli svantaggi. Il più grosso svantaggio è il collegamento a Internet che è molto precario per un server casalingo
Infatti solo alcuni giorni fa un temporale ha fatto saltare i fusibili della presa telefonica di casa mia. Così sono rimasto senza connessione per alcuni giorni, pensando che si fosse verificato un guasto alla centrale Telecom non ho pensato ai fusibili della presa telefonica. Ho telefonato al provider, segnalando il mio problema e ho aspettato l'intervento di un tecnico. Soltanto dopo tre giorni lavorativi, che fanno cinque con sabato e domenica in mezzo, mi contatta il tecnico Telecom per sapere qual è il problema.
Nel frattempo sono rimasto tagliato fuori da Internet e ho dovuto ripiegare su una connessione con ip dinamico che ogni 12-24 ore mi cambiava l'ip per poter rendere accessibili i miei siti web. Per cinque giorni ho dovuto correre dietro all' IP sfuggente, presso i vari server dns sparsi qua è là su Internet, per sostituirlo con il nuovo tutte le volte che il provider me lo cambiava.
Mi sono rotto di inseguire l'ip perduto e mi sono reso conto che il server casalingo collegato alla linea adsl è di una precarietà immane anche su linea adsl con ip statico. Una cosa inaccettabile per i tempi di intervento e riparazione esistenti in Italia.
Così ho cercato una soluzione di hosting professionale su cui spostare i miei siti ospitati sul mio pc. Nella ricerca ho visto offerte di tutti i colori, anche molto interessanti. Alcune soluzioni a mio giudizio assurde non ti permettono di separare la gestione del dominio da quella dell'hosting o da quella dell'email. Trovo veramente incomprensibile come un provider non ti possa vendere un piano di hosting se non gli trasferisci il dominio presso la sua società.
E' di fondamentale importanza tenere separata la gestione del dominio e del dns da quella dell' hosting. Se nella malaugurata ipotesi dove chi ti gestisce l'hosting e il dominio insieme dovesse avere dei problemi economici o dovesse chiudere improvvisamente, tu ti ritrovi bloccato senza hosting e senza dominio. Provare per credere.
Se invece la gestione del dominio e del dns resta nelle tue mani, anche se chi ti gestisce l'hosting dovesse improvvisamente chiudere, non ci vuole niente a reindirizzare il traffico web e email su un altro server di host presso un'altra società di hosting o meglio ancora presso il tuo server casalingo.
Così ho dovuto scartare diverse soluzioni e piani di hosting interessanti per questa incomprensibile scelta di diversi provider.
Quando cambi server di hosting, sai cosa lasci, ma non sai cosa trovi. Ogni server è configurato a modo suo, le impostazioni di apache cambiano da server a server. Ci sono server meno restrittivi dove ti è consentito fare molte cose a livello di script lato server e ce ne sono altri più severi e restrittivi che con la scusa di garantire la sicurezza limitano la tua libertà di programmatore e così quello non lo puoi fare e quell' altro nemmeno. Su certi piani di host, gli script non devono fare certi "include", le impostazioni di apache non possono fare certi redirect, ecc. Insomma ti ritrovi alla fine con le mani legate e nella condizione di rivedere il codice di tanti tuoi script che sul tuo server casalingo funzionavano a meraviglia, ma che sul nuovo server ti danno dei problemi dovuti alle più stringenti misure di sicurezza adottate dal provider.
Ho preso in considerazione anche soluzioni di virtual server o server virtuali. Lì, la libertà di azione dovrebbe essere maggiore, ma il prezzo da pagare è molto più salato e, per dei siti amatoriali quali sono i miei, il gioco non vale la candela. Tuttavia ritengo che la soluzione virtual server sia la migliore in termini di qualità/prezzo, per chi ha siti al alto traffico o fa dell'e-commerce, perché si hanno più risorse a disposizione e hai la possibilità di configurare il server come ti fa più comodo, senza dover spendere le cifre richieste per un server dedicato.
Il nocciolo della questione comunque resta la connettività ad Internet e la relativa banda. Torno a ripetere che abbiamo bisogno di banda larga e di connessioni affidabili, ridondanti, a costi sostenibili. Senza l'infrastruttura hardware e i relativi cablaggi non si va da nessuna parte. Quello che è vergognoso è che in Italia esiste soltanto un operatore "quasi unico" fornitore di connessione e banda, in monopolio per di più e che fa il bello e il cattivo tempo. Quasi tutti i provider passano da lui e questo impedisce di avere una seria connessione con ridondanza sulle linee adsl, ad un costo sostenibile e su cui fare affidamento.
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