Il comico e l'economista

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Oggi su "La Stampa" ci sono due belle interviste: una all'economista, ex commissario UE alla concorrenza, Mario Monti, l'altra al comico Beppe Grillo.

Mario Monti:"Nei paesi di tradizione liberale non si conta sulla "bontà" degli uomini per creare la "buona società", ma sulle "buone leggi". Le leggi si fanno rispettare e si provvede a migliorarle se si rivelano inadeguate: 'La moralità attiene alla sfera della coscienza individuale'".

Beppe Grillo: "Non c'è capitalismo senza simmetria: se chi compra non ha le stesse informazioni di chi vende, allora è fregato. Sono trent'anni che viviamo in un regime di capitalismo fasullo".

Le due interviste si completano a vicenda e a me sono davvero piaciute.

Mario Monti è l'unica persona che vederei bene a capo del governo al posto di Silvio Berlusconi. Non me la sento proprio di dare il voto ad uno schieramento di centro destra se al suo interno si agita anche solo l'ombra di Berlusconi.

Berlusconi secondo me è troppo in conflitto di interessi con se stesso e poi le promesse fatte davanti a Dio vanno mantenute e rispettate. A Berlusconi consiglierei di uscire dalla scena politica e ritornare a fare l'imprenditore.

Come per il centro-destra, non me la sento di dare il voto ad uno schieramento di centro-sinistra se al suo interno si agita anche solo l'ombra di Fausto Bertinotti. La storia ha dimostrato che l'idea atea e agnostica del comunismo è fallimentare e Bertinotti nella sua cocciutaggine, in qualità di leader del partito di Rifondazione Comunista, lo vuole rifondare. Non gli è bastata la lezione della storia. A Bertinotti consiglierei di uscire dalla scena politica e di andare a fare il sindacalista.

L'italia, secondo me, più che di un centro ha bisogno di un pool di persone indipendenti, persone che sappiano stare in piedi da sole, senza l'appoggio di un partito o di uno schieramento politico, in grado di appoggiarsi solo sulla forza delle proprie idee.

Occorre, secondo me, un pool di persone che sappiano presentarsi al paese con un loro programma, ognuna delle quali specializzata e competente in un certo settore, in grado di ottenere il consenso popolare sulla forza delle idee e dei programmi che intenderanno proporre e portare avanti senza contare sull'appoggio di quella o quell'altra forza, su quella o quell'altra lobby.

Ma allora se mandiamo a casa Berlusconi e Bertinotti, chi candidiamo al loro posto?

Ma è semplice: Mario Monti al centro-destra e Beppe Grillo al centro-sinistra o viceversa.