Mi sono sempre state antipatiche. Mi riferisco alle certificazioni, ai bolli, ai timbri rotondi, ai bollini. Le ho sempre ritenute delle ingiuste discriminazioni. Eppure la natura umana porta a certificare ogni cosa. L'intento è dei migliori. Con la certificazione si vuole proteggere l'utente consumatore dalle truffe e dagli inganni. Guai a comperare un prodotto non certificato, potrebbe essere pericoloso o di scarsa qualità. La certificazione è una tutela e una garanzia. Con la certificazione si vuole garantire che quel prodotto rispetta certi requisiti e certi standard di qualità fissati dai santoni del settore.
Io non ci ho mai creduto molto al potere della certificazione. Noto con molto dispiacere che prodotti certificati tendono a rompersi alla stessa maniera di quei prodotti senza certificazione, ma più economici. Tuttavia...
...Tuttavia c'è sempre qualcuno che si sveglia alla mattina e si inventa una nuova certificazione.
Anche io, per dimostrarti la mia serietà e farti vedere che non scherzo, ho deciso di certificare questo sito. Mi sono rivolto al W3C, il World Wide Web Consortium, l'ente che detta gli standard in fatto di sviluppo siti Web e ho sottoposto il mio sito ai loro severi parametri di qualità. Dopo essere stato bocciato una prima volta, sono riuscito a passare la seconda, grazie anche all'aiuto dell'applicazione da me scelta per mettere online il sito: Movable Type. Ho ottenuto le più prestigiose certificazioni XHTML e CSS che ora esibisco nella Home Page in fondo a sinistra come delle medaglie appese al petto del valoroso combattente. Ne vado fiero e orgoglioso, mi sento un eroe del Web, l'aureola brilla sullla mia testa. Nessuno potrà più dirmi niente. Il mio sito oramai è validato.
Non importa se il mio sito ti fa schifo, se è lento a caricarsi o non si carica affatto o se i contenuti fanno pena, il sito è certificato dal W3C, una garanzia in fatto di qualità del codice tag usato per costruire il sito, io sono a posto. Diciamoci la verità: il sito, così com'è, sebbene validato, a me non piace. Lo voglio modificare e renderlo più accattivante.
Io mi auguro soltanto che un domani, a qualche legislatore italiano non venga in mente di fare una legge che obblighi tutti i siti italiani a certificarsi, prima di essere messi online. Sarebbe la fine della libertà, la libertà di fare i siti Web come più ti piace. Sarebbe la fine della creatività di ogni Webdesigner o Webmaster o come cacchio lo si vuol chiamare l'artigiano del Web.
Chissà perché una mattina qualcuno si sveglia e decide che da ora in poi per fare un sito Web di qualità bisogna usare certi parametri e ci sono tanti pecoroni, me compreso, che gli danno retta?
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