Ti hanno fatto credere che Internet è un covo di pedofili. Ti hanno fatto credere che le chat sono un luogo pericoloso, frequentato da loschi figuri e da pervertiti sessuali. Ti hanno fatto credere che su Internet circolano pericolosi virus che ti possono rovinare la vita. Ti hanno fatto credere che da Internet è meglio starne lontano.
La lobby dei giornalisti ha espresso soddisfazione quando è uscita la nuova legge sull'editoria che riguardava anche Internet. Infatti Paolo Serventi Longhi, figura di spicco della stampa italiana, in un articolo del 8 aprile 2001 su "La Stampa" ha dichiarato "L'informazione via Internet è sottoposta da oggi alle stesse norme della legge sulla stampa, la 47 del 1948, valide per gli altri prodotti editoriali. Finisce così, almeno in Italia, l'assurda anarchia che consente a chiunque di fare informazione online senza regole e senza controlli e garantisce al cittadino-utente di avere minimi standard di qualità di tutti i prodotti informativi, per la prima volta anche quelli comunque diffusi su supporto informatico. Ancora non sappiamo quale sarà lo sviluppo del Web: sappiamo però che il nostro paese definisce, tra i primi nel mondo, regole certe almeno per l'informazione".
Una mazzata per Internet e per i siti Web di informazione. Un pensiero che a mio avviso la dice lunga sulla lungimiranza di certe persone. Povera Internet così bistrattata, imbavagliata, ingessata...
Malgrado le mie proteste, come quelle di tanti altri "navigatori" presso i giornali, poche cose sono state fatte per rimediare all'incombente pericolo censorio.
La Cina non ha mai visto di buon occhio Internet e ha sempre cercato di censurarla e frenarne lo sviluppo considerandola una mina vagante per il potere e l'ordine costituito.
Guarda caso propio in Cina ha preso sviluppo la Sars una terribile infezione polmonare che sta assumendo la forma di epidemia e sta portando al Creatore centinaia di persone.
Dicono si tratti di un virus aggressivo e pericoloso che muta velocemente per cui è diffcile arrivare ad un vaccino.
In questo quadro poco simpatico che ruolo può avere Internet?
A mio avviso un importante ruolo, un ruolo determinante nel limitare e contenere il dilagare dell'infezione. Infatti la malattia si trasmette attraverso il contatto con le persone, colpi di tosse, starnuti, saliva, contribuiscono a diffondere il contagio. Internet è importante perchè può contribuire a limitare gli spostamenti delle persone e quindi può dare un valido contributo a limitare il diffondersi del contagio.
Infatti attraverso Internet posso fare moltissime cose senza muovermi fisicamente, operando da casa davanti al computer. Pensa alle operazioni in banca o alla posta, o presso gli uffici comunali, anagrafici, fiscali: posso operare, scambiare documenti, collegarmi in videoconferenza, firmare documenti digitalmente con la firma elettronica. Tutto senza muovere un passo da casa.
Attraverso l'utilizzo di Internet non ho necessità di recarmi fisicamente a scuola, mi posso collegare con la scuola e in video conferenza seguire la lezione del professore oppure utilizzare programmi di e-learning scaricati dalla rete.
Che grosse opportunità! Non devo più recarmi in banca e stare in coda in attesa del mio turno allo sportello dove magari quello dietro di me incomincia a starnutirmi e a tossire sulle mie spalle rischiando di infettarmi di sindrome respiratoria acuta severa. Non ho più bisogno di spostarmi su sovraffolati treni, autobus o aerei per recarmi in una sovraffolata aula scolastica e rischiare di infettarmi o infettare qualcun altro trasmettendogli l'influenza dei polli.
In questo senso, se Internet fosse maggiormente sfruttata, potrebbe dare un valido contributo a contenere il diffondersi delle infezioni e delle epidemie. Non ho più bisogno di prendere l'aereo per recarmi fisicamente in Cina a concludere un contratto commerciale con una azienda. Basta che mi colleghi via Internet, in videoconferenza atraverso la banda larga e concludere la transazione commerciale utilzzando la firma elettronica.
Non ci hanno pensato i cinesi? E' ora che ci pensino. Soprattutto è ora che certe persone che vedono Internet come qualcosa di diabolico ci ripensino e si ricredano. Internet non ha ancora mai ucciso nessuno.
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