Facebook è un noto social network che io preferirei soprannominare fakebook per la probabilità di fake in cui ci si rischia di imbattere. Il fake è una sorta di bufala, cioè una sorta di notizia falsa priva di fondamento, ma meglio ancora, un camuffamento da parte di una persona che assume l'identità di un'altra persona.
Così si legge su www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_849126386.html in una notizia di oggi: Facebook, scippata identità a prof. di Trento.
TRENTO - Ha scoperto per caso il suo profilo su Facebook, l'ormai noto social network della rete, ma soprattutto si è accorto che una serie di ex colleghi e vecchi amici intrattenevano rapporti con un impostore che si era impossessato della sua identità.
Casi di fake o furto di identità, succedono non solo su Facebook, ma possono coinvolgere un po' tutta la rete e i servizi che mette a disposizione come piattaforme di blog, di video e foto sharing, forum, ecc. I fake sono persone che amano camuffarsi, spesso in personaggi famosi, contemporanei o della storia, possono essere persone che si camuffano cambiando sesso, maschi che si spacciano per femmine e viceversa, adulti per bambini, ecc. Molti lo fanno per scherzare, pochi altri lo fanno perché affetti da qualche disturbo mentale o per prendersi gioco dell'interlocutore e divertirsi alle sue spalle.
Non condivido la reazione di quel professore che si è sentito frodato della propria identità, perché in fondo Internet, come la vita, è un gioco, un gioco di ruolo. E come tutti i giochi della vita, come anche giocare in borsa, comporta dei rischi: perderci e rimetterci. Basta saperlo e comportarsi di conseguenza.
Può succedere su Internet, così come può succedere nella vita reale, dove male-intenzionati si travestono da poliziotti o si spacciano per funzionari delle Poste o dell'Inps o del Comune per ingannare persone come i pensionati e gli anziani, penetrare in casa loro e sottrargli soldi e oggetti preziosi.
Per questo motivo le piattaforme di blog come Splinder, Blogspot, dei social network come Facebook e in genere tutte quelle piattaforme di forum, file, video condivisi gratuiti o a pagamento, dove ci si può iscrivere lasciando una semplice email, spesso mi lasciano perplesso o indifferente. Chi gestisce quelle piattaforme di social network non può controllare l'identità di tutti gli iscritti e il rischio di imbattersi in fake è reale. Si tratta comunque di servizi utili e importanti, perché democratici, nel senso che danno la possibilità a chi non ha competenze tecniche e le risorse per mettere sù un proprio sito web, di potersi esprimere e manifestare il proprio pensiero, ma che tuttavia vanno presi per quello che sono: un gioco divertente.
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